La Procura di Verbania ha chiesto il rinvio a giudizio per due società e sei persone, accusate della strage del Mottarone.
Il terribile incidente della funivia del Mottarone, del 23 maggio 2021, causò la morte di 14 persone dopo che un cavo si staccò facendo precipitare nel vuoto una delle cabine. La procura di Verbania ha chiesto il processo per sei persone e due società.
Gli indagati per la strage del Mottarone
Tra le persone indagate figurano: Luigi Nerini, titolare delle Ferrovie del Mottarone, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, allora rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto; per Leitner, il presidente del cda Anton Seeber, il consigliere delegato Martin Leitner e il responsabile del customer service Peter Rabanser.
Le accuse a vario titolo sono di: attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose gravissime e solo per Tadini e Perocchio anche il falso.
Le indagini
Al centro delle indagini coi sono i motivi per cui la fune traente si spezzò e il mancato funzionamento del sistema frenante di sicurezza, dovuto all’inserimento dei cosiddetti forchettoni. E’ stato poi rivelato che la fune era degradata già prima dell’incidente: conseguenza che una corretta manutenzione avrebbe potuto rilevare.
La richiesta di rinvio a giudizio era “assolutamente prevedibile, prevista, scontata”, ha detto all’Agi l’avvocato Andrea Da Prato, legale di Enrico Perocchio. “Sarà ora importante vedere i tempi dei prossimi passaggi”.
Intanto, per quanto riguarda le trattative sui risarcimenti alle parti offese, in caso di accordo queste ultime potrebbero uscire dal procedimento.